Ingrediente
METHYLCHLOROISOTHIAZOLINONE
Nome / descrizione
Metilcloroisotiazolinone (MCI); 5-cloro-2-metil-2H-isotiazol-3-one
Funzione/i di questo ingrediente nei prodotti cosmetici
CONSERVANTE
Protegge i prodotti cosmetici dall’alterazione microbica
EXCIPIENTE DI PROFUMATI
Excipiente di oli profumati e/o aromi
Origine
sintetico
Presenza nei cosmetici
Vari prodotti da risciacquo, sempre in combinazione con metilisotiazolinone (MI, MIT)
Presenza in altri prodotti
Vernici, colle e lubrorefrigeranti; protezione delle piante e detergenti
Informazioni di base sull’uso nei cosmetici
I conservanti proteggono i prodotti cosmetici dall’alterazione microbica e quindi forniscono un importante contributo per la salute del consumatore. Se un cosmetico contiene acqua, i conservanti sono particolarmente necessari, perché i microrganismi possono colonizzare e propagarsi in un ambinete acquoso (contenente acqua). I cosmetici spesso non contengono un solo conservante e questo sistema conservante agisce simultaneamente contro differenti batteri, lieviti e muffe. Ciascuna di queste sostanze è stata testata e valutata per la sicurezza (individualmente ed in combinazione). I fabbricanti ne usano sempre la concentrazione efficace più bassa possibile in un prodotto, in modo da assicurare una durata di conservazione ottimale e un’applicazione sicura. Le fragranze o le miscele di fragranze sono spesso indicate nell'area cosmetica come “agenti profumanti” o “oli profumati” o “oli di profumo”. Sui prodotti cosmetici sono dichiarate con il nome INCI “PARFUM”. Si tratta di singole sostanze non diluite o di loro miscele che hanno origine da materie prime naturali o possono essere prodotte in modo (semi-)sintetico. Sono materiali di partenza per la produzione di profumo, eau de parfum, eau de toilette, acqua di colonia e altri prodotti cosmetici profumati. Il contenuto medio delle quantità di fragranze nel profumo è del 15-30%, nell’eau de parfum del 10-14%, nell’eau de toilette del 6-9%, nell’acqua di colonia del 3-5%, nonché nelle creme per la pelle, negli shampoo, negli spray deodoranti e per capelli circa del 0,2-1% e di circa 1-3% negli stick deodoranti. Gli oli profumati includono oli essenziali, resinoidi e assoluti. Le fonti sono, tra le altre, fiori, foglie e steli, frutti e bucce di frutta o radici delle piante; legni, erbe o erbe aromatiche, aghi, resine e balsami. Inoltre, sono usati solo composti isolati da prodotti naturali come aldeidi, chetoni, esteri, alcoli, ecc. (geraniolo, citronellale, citrale, eugenolo, mentolo), nonché profumi semi-sintetici (citronellolo, geranil acetato, ionone) e sintetici (ad es. alcol feniletilico e linalolo). I profumi di origine animale come muschio o ambra sono usati solo raramente.
Informazioni sull’uso sicuro
In conformità con il Regolamento CE sui cosmetici (Regolamento (CE) n° 1223/2009), che si applica all’intero mercato UE, i conservanti indicano sostanze che sono destinate esclusivamente o principalmente a inibire lo sviluppo di microrganismi nel prodotto cosmetico. L’Allegato V del Regolamento definisce le sostanze che possono essere usate come conservanti nei prodotti cosmetici. Nella cosiddetta lista positiva dei conservanti, sono definite le concentrazioni massime per l’uso di queste sostanze nei prodotti cosmetici, nonché gli usi consentiti. I conservati sono esaminati in relazione alla loro sicurezza tossicologica prima della loro approvazione nell’Allegato V e sono sottoposti a test approfonditi. I fabbricanti devono dimostrare la sicurezza per la salute in studi scientifici approfonditi.
Perché se ne parla?
Il metilisotiazolinone (MIT) e il metilcloroisotiazolinone (MCIT) hanno un potenziale di sensibilizzazione, vale a dire possono indurre un’allergia. I fatti: MIT e MCIT sono stati ampiamente usati come conservanti nei prodotti cosmetici per sostituire gli ingiustamente criticati parabeni. A fronte della ripresa di casi di allergia cutanea e dei dati che confermano il potenziale sensibilizzante di MIT e MCIT, gli enti rappresentativi dell’industria cosmetica a livello europeo hanno raccomandato di limitarne l’uso dal 2013 (1). In questo contesto, l’industria ha deciso di proprio accordo di limitare l’uso del MIT e ha allertato gli esperti scientifici a causa di questa decisione. MIT e MCIT sono ora vietati nei prodotti cosmetici senza risciacquo e severamente limitati nei prodotti da risciacquo (tempo di contatto molto più breve) (2, 3 e 4). La concentrazione autorizzata nei prodotti da risciacquo è considerata abbastanza bassa da evitare di indurre allergie nelle persone non sensibilizzate (5). Punti chiave da tenere presente: Le restrizioni attuali sull’uso di MIT e MCIT consentono un uso sicuro nei prodotti cosmetici da risciacquo riguardo alla possibile induzione di allergie in una persona non allergica. Come con qualsiasi ingrediente in un prodotto cosmetico, la presenza di MIT e/o MCIT è indicata sulla confezione. Così, le persone che sono già sensibilizzate a MIT o MCIT possono evitare di usare prodotti cosmetici che li contengono. Fonti: (1) https://cosmeticseurope.eu/files/3614/7634/5470/Recommendation_on_MIT.pdf (2) Regolamento (CE) sui prodotti cosmetici n° 1223/2009; Allegato V (3) Comitato scientifico europeo per la sicurezza dei consumatori (SCCS): SCCS/1521/13: https://ec.europa.eu/health/scientific_committees/consumer_safety/docs/sccs_o_145.pdf (4) Comitato scientifico europeo per la sicurezza dei consumatori (SCCS): SCCS/1557/15: https://ec.europa.eu/health/scientific_committees/consumer_safety/docs/sccs_o_178.pdf (5) Cosmetic Ingredient Review: Amended Safety Assessment of Methylisothiazolinone and Methylchloroisothiazolinone as Used in Cosmetics, 2021: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34259066/
Altre informazioni
Per il chiarimento di un sospetto di allergia da contatto questa sostanza può essere analizzata di routine nel test epicutaneo dal dermatologo.
Appartiene ai seguenti gruppi di sostanze
Regolamentare i cosmetici
Gli ingredienti cosmetici sono soggetti a regolamentazione. E’ importante tenere presente che agli ingredienti cosmetici possono essere applicate normative differenti al di fuori dell’UE.