Ingrediente
SALICYLIC ACID
Nome / descrizione
Acido salicilico; Acido o-idrossibenzoico
Funzione/i di questo ingrediente nei prodotti cosmetici
ANTISEBORROICO
Previene la seborrea e/o la dermatite seborroica o ne allevia i sintomi; e/o agisce contro la forfora
CHERATOLITICO
Aiuta a rimuovere gli strati di cellule cutanee morte dalla superficie cutanea
CONDIZIONANTE CUTANEO
Mantiene la pelle in buone condizioni
CONDIZIONANTE PER CAPELLI
Lascia i capelli facili da pettinare, docili, morbidi e lucenti e/o dona volume
CONSERVANTE
Protegge i prodotti cosmetici dall’alterazione microbica
PROFUMO
Potenzia l’odore di un prodotto e/o profuma la pelle
Origine
vegetale/sintetico
Presenza nei cosmetici
Come conservante in vari prodotti cosmetici, come principio attivo nei peeling cosmetici o negli shampoo antiforfora, ecc.
Presenza in altri prodotti
Medicinali
Informazioni di base sull’uso nei cosmetici
In termini chimici, l’acido salicilico fa parte degli acidi carbossilici, poiché contiene un gruppo carbossi e un gruppo idrossi. Sotto forma del suo estere metilico, è presente negli oli essenziali e come fitormone in svariate piante, dove serve come protezione della pianta nelle foglie, nei fiori e nelle radici. L’acido salicilico è approvato come conservante a un massimo dello 0,5% nei prodotti cosmetici, ma non nei prodotti per i bambini al di sotto dei 3 anni. In un peeling cosmetico, l’acido salicilico rompe il cemento cellulare dello strato corneo. Questo porta all’esfoliazione delle cellule cutanee morte libere e all’apertura dei pori ostruiti e quindi a un incarnato più omogeneo. I conservanti proteggono i prodotti cosmetici dall’alterazione microbica e quindi forniscono un importante contributo per la salute del consumatore. Se un cosmetico contiene acqua, i conservanti sono particolarmente necessari, perché i microrganismi possono colonizzare e propagarsi in un ambinete acquoso (contenente acqua). I cosmetici spesso non contengono un solo conservante e questo sistema conservante agisce simultaneamente contro differenti batteri, lieviti e muffe. Ciascuna di queste sostanze è stata testata e valutata per la sicurezza (individualmente ed in combinazione). I fabbricanti ne usano sempre la concentrazione efficace più bassa possibile in un prodotto, in modo da assicurare una durata di conservazione ottimale e un’applicazione sicura. Le fragranze o le miscele di fragranze sono spesso indicate nell'area cosmetica come “agenti profumanti” o “oli profumati” o “oli di profumo”. Sui prodotti cosmetici sono dichiarate con il nome INCI “PARFUM”. Si tratta di singole sostanze non diluite o di loro miscele che hanno origine da materie prime naturali o possono essere prodotte in modo (semi-)sintetico. Sono materiali di partenza per la produzione di profumo, eau de parfum, eau de toilette, acqua di colonia e altri prodotti cosmetici profumati. Il contenuto medio delle quantità di fragranze nel profumo è del 15-30%, nell’eau de parfum del 10-14%, nell’eau de toilette del 6-9%, nell’acqua di colonia del 3-5%, nonché nelle creme per la pelle, negli shampoo, negli spray deodoranti e per capelli circa del 0,2-1% e di circa 1-3% negli stick deodoranti. Gli oli profumati includono oli essenziali, resinoidi e assoluti. Le fonti sono, tra le altre, fiori, foglie e steli, frutti e bucce di frutta o radici delle piante; legni, erbe o erbe aromatiche, aghi, resine e balsami. Inoltre, sono usati solo composti isolati da prodotti naturali come aldeidi, chetoni, esteri, alcoli, ecc. (geraniolo, citronellale, citrale, eugenolo, mentolo), nonché profumi semi-sintetici (citronellolo, geranil acetato, ionone) e sintetici (ad es. alcol feniletilico e linalolo). I profumi di origine animale come muschio o ambra sono usati solo raramente.
Informazioni sull’uso sicuro
Questa sostanza è espressamente approvata e/o soggetta a restrizione come risultato di una voce nell’Allegato III del Regolamento CE sui cosmetici dopo una valutazione da parte del Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori della Commissione europea (SCCS). Le restrizioni possono riferirsi ad esempio a criteri di purezza, una concentrazione massima o alla limitazione a certe categorie di prodotti. Soggetta alle condizioni possibilmente imposte nell’Allegato III, l’uso di questa sostanza nei prodotti cosmetici è sicura. In conformità con il Regolamento CE sui cosmetici (Regolamento (CE) n° 1223/2009), che si applica all’intero mercato UE, i conservanti indicano sostanze che sono destinate esclusivamente o principalmente a inibire lo sviluppo di microrganismi nel prodotto cosmetico. L’Allegato V del Regolamento definisce le sostanze che possono essere usate come conservanti nei prodotti cosmetici. Nella cosiddetta lista positiva dei conservanti, sono definite le concentrazioni massime per l’uso di queste sostanze nei prodotti cosmetici, nonché gli usi consentiti. I conservati sono esaminati in relazione alla loro sicurezza tossicologica prima della loro approvazione nell’Allegato V e sono sottoposti a test approfonditi. I fabbricanti devono dimostrare la sicurezza per la salute in studi scientifici approfonditi.
Link a valutazioni scientifiche
Opinione del SCCS (2018) sulla sicurezza di acido salicilico
Perché se ne parla?
L’acido salicilico è sospettato di essere un interferente endocrino. I fatti: Ci sono pochi dati sul potenziale di interferenza endocrina dell’acido salicilico. Infatti, i dubbi che lo circondano, derivano dagli studi eseguiti su molecole della stessa famiglia (salicilati o anche acido acetilsalicilico, cioè l’aspirina). La Commissione europea ha quindi lanciato un appello per dati per chiarire questa questione. La sicurezza dell’acido salicilico nei prodotti cosmetici è stata valutata da esperti europei (1, 2) e americani (3). L’acido salicilico è riconosciuto come sicuro alle concentrazioni autorizzate nei cosmetici (4). L’interferenza endocrina è un concetto recente, il che spiega perché ci sono più dati in vitro (che si riferiscono a studi o manipolazioni eseguite in un ambiente di laboratorio artificiale, per esempio in una provetta), che sono più veloci e più facili da produrre, che dati in vivo (5) (relativi a studi o manipolazioni eseguiti su organismi viventi). È comune che i dati in vivo contraddicano i dati in vitro. Un buon esempio è la soia, che contiene molecole che imitano gli estrogeni ma non provocano alcuna malattia nell’uomo. Punti chiave da tenere presente: L’uso sicuro dell’acido salicilico alle concentrazioni autorizzate nei prodotti cosmetici è stato confermato dagli esperti europei (1). Per garantire un livello elevato di sicurezza per il consumatore, le concentrazioni d’uso dell’acido salicilico sono altamente regolamentate e i prodotti contenenti questo ingrediente non devono essere usati sui bambini sotto i 3 anni; né è possibile trovarlo nei prodotti per l’igiene orale. Fonti: (1) Opinione del Comitato scientifico europeo per la sicurezza dei consumatori (SCCS), dicembre 2018: Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori, opinione sull’acido salicilico, SCCS/1601/18: https://ec.europa.eu/health/sites/health/files/scientific_committees/consumer_safety/docs/sccs_o_223.pdf (2) Agenzia francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro (ANSES / ex-AFSSA-AFSSET): “Avis relatif à l'évaluation des substances inscrites au programme de travail 2015 de l'Agence dans le cadre de la Stratégie nationale sur les perturbateurs endocriniens”/ Opinion on the assessment of substances included in the Agency's 2015 work programme under the National Strategy on Endocrine Disruptors (April 2016)): https://www.anses.fr/fr/system/files/REACH2016RE0001.pdf (3) Cosmetic Ingredient Review (CIR): Amended Safety Assessment of Salicylic Acid and Salicylates as Used in Cosmetics, 2019: https://www.cir-safety.org/sites/default/files/salicy042019FAR.pdf (4) Regolamento (CE) sui cosmetici n° 1223/2009; Allegato III / Regolamento 2021/850 (5) Centro danese sugli interferenti endocrini: Elenco delle sostanze chimiche interferenti endocrine, 2018: http://cend.dk/files/DK_ED-list-final_2018.pdf
Appartiene ai seguenti gruppi di sostanze
Regolamentare i cosmetici
Gli ingredienti cosmetici sono soggetti a regolamentazione. E’ importante tenere presente che agli ingredienti cosmetici possono essere applicate normative differenti al di fuori dell’UE.